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L’importanza della progettazione di un sistema di videosorveglianza

L’importanza della progettazione di un sistema di videosorveglianza

Le strade, gli esercizi commerciali e in generale la nostra vita è pervasa dall’uso indiscriminato delle telecamere. Molti mossi dalla corsa alla digitalizzazione, per il senso di imitazione, visto il facile reperimento della tecnologia a buon mercato scelgono la strada del fai da te.

E’ come se avendone la possibilità economica decidessi di acquistare un bisturi laser e decidessi di effettuare interventi chirurgici ai miei familiari senza possedere ne competenze ne titoli al riguardo.

La progettazione di un sistema di videosorveglianza così come l’installazione deve essere effettuata da soggetti abilitati anche in considerazione della complessità della tecnologia e delle norme che ne regolano il settore.

L’installazione di un sistema di videosorveglianza è sottoposta in Italia a tre organi di controllo: L’ASL per il rispetto della norma D.M. 37/08 (norma che regola l’installazione degli impianti TVCC), l’Ispettorato del lavoro per il rispetto del D.L 300/70 s.m.i. (c.d. statuto del lavoratore) per la legge sul controllo a distanza del lavoratore ed infine il Regolamento 2016/679 (c.d. GDPR). Quest’ultima norma la tutela dei dati personali unitamente alle norme specifiche in materia di videosorveglianza quali: le linee guida 3/2019 elaborate dal Comitato Europeo per la protezione dei dati personali (EDPB), nonché il provvedimento del Garante Italiano dell’aprile 2010.

Non solo i committenti ma purtroppo anche i progettisti e installatori mancano della piena consapevolezza della complessità di tali temi nonché dei rischi elevati che l’uso di un sistema di videosorveglianza può comportare mancando nel rispetto di una o più delle normative citate.

Tali considerazioni discendono anche dall’osservazione delle sanzioni irrogate dagli Organi di controllo competenti.

Per la complessità della progettazione, per ridurre i tempi della stessa oltre ad assicurare la proporzionalità dei costi di impianto rispetto la progettazione, l’uso del tool JVSG quale strumento di progettazione rappresenta un utile ed efficace strumento.

Esso consente nel rispetto del principio di accountability del GDPR di sviluppare, gestire e contenere in un unico data base tutti le componenti quali la planimetria del sito ove dovranno essere collocate le telecamere; individuare e collocare le migliori posizioni delle stesse attraverso varie simulazioni per la definizione dei migliori campi di vista; di calcolare la lunghezza focale degli obiettivi per ciascun ambiente nel rispetto dei principi di minimizzazione, di non eccedenza e protezione dei dati by design art. 25 del GDPR ovvero protezione dei dati fin dalla progettazione; di calcolare l’ampiezza di banda onde evitare criticità trasmissive che potrebbero compromettere la qualità degli altri servizi che viaggiano sulla stessa rete (esempio un supermercato con utilizzo di diverse decine di telecamere); calcolare lo spazio minimo richiesto per  l’archiviazione delle immagini in base alla durata di conservazione che può variare in base alla categoria di attività economica. Il tool offre la possibilità di integrare l’immagine dell’ambiente geografico ove saranno installate le telecamere per consentire la valutazione dei rischi furto e rapina anche in ordine alle vulnerabilità dell’ambiente e delle possibili vie di fuga per i malfattori.

La maggiore efficace il tool la dispiega con l’utilizzo delle immagini in 3d ovvero degli oggetti collocati nell’ambiente. Tale rappresentazione dell’ambiente offre la percezione quasi reale della vista ove vengono utilizzate le telecamere in modo da poter valutare gli effetti sui lavoratori in ordine alla legge 300/70 s.m.i. c.d. controllo a distanza del lavoratore. La rappresentazione in 3d consente di rendere partecipe il committente alla progettazione in modo che possa verificare le attese dei suoi obiettivi del sistema di videosorveglianza nel rispetto delle norme senza effettuare lunghe ed onerose prove sul campo.

L’impiego del tool sarà molto apprezzato anche dagli ispettori del lavoro che avranno modo di valutare un progetto con un numero anche elevato di telecamere come se fossero sul posto avendo in considerazione le zone vietate alla ripresa come l’area dedicata alla rilevazione presenze (badge) zone pause caffè, spogliatoio, bagni, ecc.

Infine, li effetti dovuti alla personalizzazione dell’ambiente caricando nel tool JVSG oggetti 3d quali scrivanie, piani di lavoro, macchinari effettivamente utilizzati nell’ambiente di lavoro saranno ancora più apprezzati in sede di accordo sindacale, atto dovuto in quelle sedi ove sono presenti le RSA, poiché si possono evitare quelle tensioni dovute alle incomprensioni che normalmente si creano quando non si ha la possibilità di leggere un progetto con la chiarezza che offre un documento predisposto con il tool JVSG.

Pasquale Davide

 

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