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Disposizioni normative che favoriscano o impongano l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza

 

L’esercizio di attività di raccolta di scommesse, di sale giochi con apparecchi videolottery e sale bingo è disciplinato dal ex art. 88 del TULPS.

L’art. 88 del T.U.L.P.S. disciplina il rilascio delle licenze per l'esercizio delle scommesse, le quali possono essere concesse “esclusivamente a soggetti concessionari o autorizzati da parte di Ministeri o di altri enti ai quali la legge riserva la facoltà di organizzazione e gestione delle scommesse, nonché a soggetti incaricati dal concessionario o dal titolare di autorizzazione in forza della stessa concessione o autorizzazione”.

Presupposto per il rilascio della suddetta autorizzazione è il rispetto dei requisiti indicati nel DM 22 gennaio 2010 del Ministero dell’Economia e Finanze e, in particolare, di quello previsto dall’art. 9 (ambienti dedicati) del citato DM che, al comma 4, stabilisce che “Le sale devono essere dotate di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso”.

L’istallazione di sistemi di videosorveglianza rappresenta, quindi, un requisito necessario per il rilascio delle licenze in questione finalizzato a tutelare i giocatori, l’ordine e la sicurezza pubblica.

L’art. 4 della legge 300/1970 c.d. statuto del lavoratore e la procedura di garanzia ivi prevista, peraltro penalmente sanzionata, trova necessaria applicazione in presenza di lavoratori anche nel caso di specifiche disposizioni normative che favoriscano o impongano l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza come nel caso di specie dell’art. 88 del T.U.L.P.S.

Quest’ultimo articolo non può essere considerato il solo motivo legittimante per l’installazione del sistema di videosorveglianza. Infatti, in molti casi il Titolare installa il sistema di videosorveglianza senza applicare le procedure di garanzia previste all’art. 4 della l. 300/1970.

La carenza di codeterminazione (accordo) tra il datore di lavoro e le rappresentanze sindacali aziendali o del successivo provvedimento autorizzativo (se l’accordo non è raggiunto o in assenza della RSA/RSU) non possono essere supplite dall’eventuale consenso, seppur informato, dei singoli lavoratori, restando in quest’ultimo caso l’istallazione illegittima e penalmente sanzionata, in quanto la tutela penale è apprestata per la salvaguardia di interessi collettivi di cui le rappresentanze sindacali sono portatrici, in luogo dei lavoratori (Cass. Pen, Sez. III, 08/05/2017 n. 22148; Cass. Pen., Sez. III, 17/12/2019 n. 50919Cass. Pen., Sez. III, 17/01/2020, n. 1733).

Il rispetto delle garanzie di cui all’art. 4 della l. 300/70 è stato peraltro ribadito più volte dal Garante per la tutela dei dati personali e segnatamente per le sale giochi con provvedimento n° 410 del 18 settembre 2014.

 

A tale riguardo, quindi, ai sensi dell’art. 5 del Regolamento U.E 2016/679, il trattamento dati personali mediante sistema di videosorveglianza in mancanza di codeterminazione o del successivo provvedimento autorizzativo dell’INL è illecito.

Tra le violazioni delle prescrizioni indicate nel D.D. 22/01/2010 per gli esercizi di sale giochi e raccolta delle scommesse viene sanzionata la mancata adozione di un sistema di videosorveglianza; mancato rispetto dei parametri tecnici previsti per la messa in esercizio.

A Parere di chi scrive, in relazione alla circolare su richiamata, la mancanza di uno dei requisiti sanzionati presuppone la perdita del requisito di sorvegliabilità del locale, in questo caso però di competenza esclusiva della Questura visto che si tratta di licenza rilasciata dalla questura ex art. 88 TULPS.

L’autorizzazione all’esercizio di sala giochi o di scommesse può essere revocata in caso di perdita di requisiti di sorvegliabilità del locale richiamati dall’articolo 153 del regolamento di esercizio del T.U.L.P.S.

Infine, si segnala che le sanzioni previste dal GDPR sono molto superiori ai valori previsti Da 516 a 3.098 € p.m.r. 1.032 € se si contesta la violazione all’art. 9 del Decreto Direttoriale 22 gennaio 2010 in relazione alla circ. AAMS prot.2010/29581/giochi/adi del 07/09/2010

Si richiama l’attenzione dei Titolari di licenza di esercizio di sale giochi o di raccolta scommesse al rispetto delle prescrizioni normative in tema di videosorveglianza le cui violazioni possono determinare conseguenze gravissime. Tali conseguenze si moltiplicano qualora, come accade in molti casi, la condotta è reiterata in relazione al numero degli esercizi gestiti.

 

 

 

 

 

L’importanza della progettazione di un sistema di videosorveglianza

Le strade, gli esercizi commerciali e in generale la nostra vita è pervasa dall’uso indiscriminato delle telecamere. Molti mossi dalla corsa alla digitalizzazione, per il senso di imitazione, visto il facile reperimento della tecnologia a buon mercato scelgono la strada del fai da te.

E’ come se avendone la possibilità economica decidessi di acquistare un bisturi laser e decidessi di effettuare interventi chirurgici ai miei familiari senza possedere ne competenze ne titoli al riguardo.

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